CATUOGNO CARLO - Mudac

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CATUOGNO CARLO

Carlo Catuogno  (Cava de’ Tirreni 1953).  Dopo aver conseguito la maturità di arte applicata, frequenta la facoltà di Architettura di Napoli, poi l’Accademia di Belle Arti di Frosinone ove si diploma in Pittura. Risalgono ai primi anni Settanta le sue esperienze orientate alla sperimentazione di più materiali tra i quali il legno che, nell’evidente centralità di assunzione, ne verifica il legame ai dettami di un certo oggettualismo povero. Un tracciato questo che sarà ben presto abbandonato dall’artista per un più deciso sconfinamento nell’ambito del pittorico.
Comincia tra il 1974 e il 1975 l’attenzione al colore e alla materia esaltati in un linguaggio che va declinando verso un codice astratto, sebbene ancora intrecciato alla presenza di una germinativa e velata figurazione. Dal 1982 è presente a varie edizioni dell’Expo-Arte di Bari e partecipa alle esposizioni "Opera Omnia" (1984), "La tradizione in rivolta" (1985), "Emozionalità del quotidiano" ed è invitato al Premio Michetti (1986). Nel 1987 tiene una personale alla Pinacoteca Comunale di Macerata; nel 1988 è invitato alla rassegna "Direzione Sud-Est", Museo di Capua (Napoli) mentre del 1989 è quello  alla XXXIV Mostra d’arte contemporanea di Termoli. Nello stesso anno tiene la personale alla Galleria Nuovo Aleph di Milano. Negli anni Novanta la sua attenzione per la materia si concentra verso l’enucleazione di pagine dense di colore e di spessore: nel 1991 partecipa alla mostra "The Modernity of Lyrism" tenutasi alla Gummesons Konstgalleri di Stoccolma e poi Joensuu’s Art Museum (Finlandia); nel 1994 tiene una personale alla Basilica di Montesanto di Roma. Nel corso dei primi anni Novanta si fa insistente l’attenzione e lo studio della pratica ceramica; dapprima con lo sguardo alla decorazione, poi insistendo sulla forma: è quanto testimoniano le opere ceramiche che espone in occasione della grande mostra "Artinceramica" allestita alle Scuderie del Palazzo Reale di Napoli nel 1997, in "Arie mediterranee" si terrà  nella primavera del 1998 al Medelhavsmuseet di Stoccolma. Nel 2000 realizza, in argilla refrattaria, parte della pavimentazione del sottopasso di piazza Vittorio Veneto di Vietri sul Mare: interesse per l’urbano che più tardi, nel 2001, registrerà la realizzazione della scultura in acciaio Battito d’ali, una installazione site specific  per l’antico Ponte di S. Francesco a Cava de’ Tirreni.  Nel 2002 la Galleria comunale di Velletri (Roma) ospita una mostra personale, inoltre è presente a "Fermo immagine, cinema e ceramica 2005", rassegna allestita nella Chiesa di Sant’Apollonia di Salerno, nonché a "Collezione permanente/1. Per una situazione salernitana", promossa ed ospitata dal Museo-FRAC di Baronissi che acquisisce per la collezione un dipinto degli anni Ottanta. Nel 2007 partecipa alla mostra "Percorsi Inversi" e alla mostra "Scatti Ceramici". Nel 2009 partecipa alla mostra "Viaggio dell'Anima", omaggio ad Alfonso Gatto, Palazzo Genovese, Salerno, e alla mostra "Ritorno al Gran Tour", Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de' Tirreni, (SA).
Nel 2010 è presente alla mostra "Ballate per l'Uomo", omaggio al poeta Edoardo Sanguineti tenutasi a  Palazzo Genovese a Salerno; del  2011 un suo disegno degli anni Ottanta è presente a "Carte Contemporanee", una mostra che fa il punto sulla esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta, promossa dal Museo-FRAC di Baronissi; nel 2012 è invitato al "53° Premio Internazionale 2012 Bice Bugatti G. Segantini".


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